“Valgo o non valgo? Riesco o non riesco? Piaccio o non Piaccio? Sono amabile o no?”
Il concetto di Autostima è…..??
L’autostima può essere definita come la valutazione che la persona ha di sé ovvero il valore che ci attribuiamo in riferimento alle nostre qualità, capacità, caratteristiche, al modo in cui ci vediamo. L’idea che abbiamo di noi inoltre influenza il modo in cui ci relazioniamo con gli altri.
Essa rappresenta il rapporto tra come ci vediamo (come mi valuto) e come vorremmo essere ovvero il nostro ideale, ciò che la persona desidera e aspira.
Quando vi è una eccessiva differenza tra il nostro sé reale e il sé ideale nascono i problemi di autostima.
Quali conseguenze produce una bassa autostima sulla persona?
Si è osservato che essa produce effetti negativi sulla salute psicologica, fisica e sociale della persona.
- A livello di pensiero, la persona con bassa autostima spesso ha la convinzione di non valere niente, tende a vivere continui dubbi su di sé, valuta in modo negativo ogni cosa che fa concentrandosi su errori e debolezze; é fortemente autocritica e si colpevolizza rispetto alle scelte fatte.
Pensieri tipici sono ad esempio: “sono un fallito”, “sono uno stupido”, “non sono capace di fare niente”, “non sono degno di essere amato”. - A livello di comportamento, la persona con bassa autostima tende a non esprimere le sue necessità, evita di affrontare nelle vita nuove sfide per il costante timore di sbagliare. Nei rapporti sociali, le persone con bassa autostima tendono a utilizzare comportamenti passivi, di remissione; si scusano spesso per evitare il confronto ed il conflitto; é possibile osservare degli atteggiamenti fisici tipici come parlare in modo esitante, con un tono di voce basso, non mantenere il contatto visivo con l’altro per la vergogna provata.
Le emozioni più comunemente sperimentate sono tristezza, ansia, vergogna, colpa e rabbia. - La bassa autostima influenza inoltre la sfera lavoro/studio. Molto spesso vengono evitate nuove opportunità o al contrario, essendo spesso delle perfezioniste, le persone con bassa autostima si impegnano in modo eccessivo per paura di fallire.
Le persone con bassa autostima tendono ad avere un modo specifico di attribuire significato agli eventi che vivono: di fronte ad un insuccesso soffrono maggiormente, associando ciò che è accaduto alla mancanza di abilità e capacità, mentre quando ottengono dei buoni risultati questi vengono attribuiti alla facilità del compito, alla fortuna, al caso.
- A livello sociale si riscontra un alta sensibilità alla critica e il timore di essere disapprovati per cui spesso mettono in atto comportamenti di compiacenza. Vi sono persone, al contrario, che assumono una sorta di “maschera” (vengono spesso descritti come “l’anima della festa”), in quanto vi è in loro la convinzione che ” se non assumo questi comportamenti nessuno mi vorrà conoscere”.
- Alcune persone con bassa autostima tendono a trascurarsi nella cura di sé (non vanno dal parrucchiere, non si comprano nuovi abiti) o all’opposto vi possono essere persone che dedicano una quantità eccessiva di tempo nella cura della propria persona perché convinti che sia la strategia principale per piacere agli altri.
- Evitano attività piacevoli e rilassanti per il timore di essere criticati o perché ritengono di non meritarsi momenti di svago.
Gli studi ci dicono che la bassa autostima è molto spesso associata a disturbi psicologici come depressione, ansia, disturbi alimentari e dipendenze.
É possibile migliorare la propria autostima?
La risposta è Sì!! La terapia cognitiva comportamentale può essere un valido aiuto per poter modificare e quindi migliorare il proprio livello di autostima! Essa si basa su specifiche tecniche e interventi che hanno l’obiettivo di lavorare su quei fattori che sviluppano e mantengono la bassa autostima.
Fonte: “Vincere la bassa autostima” di M. Sartirana, L. Camporese, R. Dalle Grave; Positive Press
Fonte: “Assertività e Training assertivo” a cura di Francesca Baggio; FrancoAngeli.